I domini, o nomi di dominio, sono componenti fondamentali del web, ma sapete veramente tutto su di loro?
In questo post vi spiego tutto quello che c’è da sapere sugli indirizzi web che utilizziamo per accedere ai siti. Imparerete cos’è un nome di dominio e come funziona esattamente.
Siete pronti?
Cos’è un nome di dominio?
Un nome di dominio è un modo semplice per identificare e localizzare un sito web. Alcuni esempi sono “pochestorie.studio”, “wikipedia.org” e “youtube.com”.
Come un indirizzo fisico, un nome di dominio funge da indirizzo su Internet.
Nessun altro può avere lo stesso identico nome di dominio, così come nessun’altra persona può avere il vostro stesso indirizzo fisico di casa.
In realtà, l’indirizzo vero e proprio di un sito web è rappresentato dall’indirizzo IP del server su cui è ospitato, ma essendo un indirizzo numerico, sarebbe troppo difficile ricordarlo e digitarlo sul browser.
Non è raro infatti che più siti web abbiano lo stesso indirizzo IP, essendo ospitati sullo stesso server web, il che è tipico degli hosting condivisi.
Storia dei nomi di dominio
Il sistema dei nomi di dominio (DNS) è stato creato nel 1983 per facilitare l’accesso ai “luoghi” della rete senza dover inserire i loro indirizzi numerici (gli indirizzi IP). L’anno successivo divennero disponibili 6 estensioni per domini di primo livello (TLD), basati sugli usi principali di Internet in quel momento:
- .com – commerciale
- .org – organizzazione
- .net – rete
- .edu – istruzione
- .gov – governo
- .mil – militare
Come funzionano i domini?
Per capire come funzionano i domini, è importante non confonderli con altri aspetti di un sito web. Ad esempio, un dominio non è un sito web.
Un sito web è una raccolta di pagine web ospitate su un server e pubblicate su Internet. Un dominio è semplicemente l’identificativo alfanumerico di un sito web.
Un dominio non è nemmeno un URL, o “uniform resource locator”. È una parte fondamentale della struttura di un URL, ma i due termini non sono intercambiabili.
Mentre un dominio punta a un sito web, un URL punta a una risorsa specifica di quel sito, come una pagina o un file immagine.
Ecco un esempio di URL: https://it.wikipedia.org/wiki/Nome_di_dominio e una breve spiegazione di ogni sua parte:
- https – è il protocollo che consente di recuperare le risorse. È più sicuro del normale protocollo http.
- it. – è il sottodominio, che in questo caso rappresenta l’edizione italiana di Wikipedia.
- wikipedia.org – il dominio, l’indirizzo web di facile utilizzo per questo sito, dove
- wikipedia è il nome di dominio specifico.
- .org è l’estensione del dominio, in questo caso un dominio generico di primo livello (gTLD).
- wiki – è la sottodirectory, la cartella specifica in cui è archiviata questa pagina web sul server.
- nome_di_dominio – è il percorso del file, la pagina web specifica a cui questo URL indirizza l’utente.
Come si può notare, le parti principali di un dominio sono due: il nome e l’estensione del dominio:
Il nome è l’identificatore alfanumerico che facilita l’accesso a un sito web tramite la barra degli indirizzi del browser.
In genere si tratta del nome di un marchio o di qualcosa di simile, mentre l‘estensione del dominio rappresenta lo scopo del sito web a cui il dominio punta.
Ad esempio, .com sta per “commerciale” ed è quindi tipicamente utilizzato da aziende e altre entità commerciali.
L’estensione .com è nota come “dominio generico di primo livello” nel sistema dei nomi di dominio, un sistema suddiviso in tre categorie.
Che cos’è il sistema dei nomi di dominio (DNS)?
Il sistema dei nomi di dominio, detto anche DNS, è un po’ come l’elenco telefonico di Internet. È quello che ci permette di usare i domini per visitare i siti web invece degli indirizzi IP, come dicevo poco sopra.
La risoluzione dei DNS
La risoluzione dei DNS è un processo che converte un nome di dominio in un indirizzo IP.
È divertente vedere come inseriamo gli indirizzi web nel browser senza renderci nemmeno conto di ciò che accade dietro le quinte, ma ora lo sapete!
Mentre la pagina web viene caricata pochi secondi dopo l’immissione di un URL nel browser, la risoluzione DNS passa attraverso ben quattro server e diverse fasi per completare la richiesta e restituirci quello che vediamo: il sito web.
- Il primo è il server che avvia una “ricerca DNS”. Questo server accetta le query da applicazioni come il browser web ed esegue ulteriori query per conto dell’utente, se necessario.
- Il secondo è il server dei nomi principale. Questo server inizia il processo di trasformazione del vostro hostname (nome di dominio facile da usare) in un indirizzo IP identificabile, indirizzando la vostra richiesta lungo la gerarchia che compone il DNS.
- Questa gerarchia si trova nel terzo server, il nameserver del dominio di primo livello o TLD nameserver. Affinché la risoluzione restituisca un indirizzo IP per il vostro dominio, deve identificare il suo TLD. A tal fine, deve esaminare l’estensione del dominio. Ad esempio, un TLD .com si trova nel server .com, mentre un TLD .org si trova nel server .org.
- Una volta identificato il server in cui si trova il dominio, viene individuato il suo sottodominio, se disponibile.
Se utilizziamo it.wikipedia.org come esempio, la gerarchia è la seguente:
- La query si sposta nel server principale.
- La query scende nel server .org.
- La query si sposta sul dominio wikipedia.org.
- La query arriva al sottodominio it.wikipedia.org.
- Infine, la query viene inviata al server autorevole, dove l’indirizzo IP del dominio viene identificato e rimandato al browser, poiché il sito web a cui si sta cercando di accedere è stato individuato.
Si tratta di un processo complesso, che non si direbbe mai che stia avvenendo nei brevi (milli)secondi che occorrono per caricare un sito web.
Tipi di nome di dominio
Come abbiamo detto, i domini funzionano in gerarchia. È possibile vederli tutti e tre nel dominio it.wikipedia.org:
- .it -dominio di terzo livello, più comunemente chiamato “sottodominio”.
- .wikipedia – secondo livello o “nome di dominio”.
- .org – dominio di primo livello, il punto più alto della gerarchia.
Esistono tre tipi di domini di primo livello che utilizziamo sul web e che conoscete già tutti:
- Dominio generico di primo livello (gTLD)
- Dominio di primo livello sponsorizzato (sTLD)
- Dominio di primo livello con codice paese (ccTLD)
I gTLD offrono la più ampia gamma di estensioni di dominio. I gTLD vanno da .com, .org e .net a iterazioni più particolari, tra cui .studio, .io, .co, .website, .xyz, .me e così via.
I domini di primo livello sponsorizzati (sTLD) sono estensioni di dominio caratterizzate da entità speciali, tra cui governi, aziende e gruppi, o anche professioni specifiche. Tra queste figurano .gov, .edu, .travel etc.
I ccTLD rappresentano Paesi specifici. In genere vengono utilizzati per specificare un Paese o una lingua a cui si rivolge un sito web. Ecco alcuni esempi:
- .it – Italia
- .de – Germania
- .fr – Francia
- .jp – Giappone
- .uk – Regno Unito
Quindi, se i ccTLD sono disponibili, perché Wikipedia non ne usa diverse iterazioni per le diverse lingue in cui pubblica i propri contenuti? Potrebbero usare wikipedia.de per le pagine in tedesco, wikipedia.jp per quelle in giapponese, ecc.
Tanto per cominciare, paesi diversi parlano la stessa lingua, quindi ha più senso puntare su una lingua piuttosto che su un paese.
Inoltre, è molto più facile per Wikipedia utilizzare i sottodomini per rappresentare le diverse lingue supportate.
Non è necessario che i sottodomini abbiano come obiettivo una lingua o un Paese, e nemmeno che siano abbreviati. Come per il vostro dominio, potete dare al vostro sottodominio il nome di qualsiasi cosa.
I sottodomini dividono i siti web in sezioni. Ciò significa che it.wikipedia.org è semplicemente una sezione di wikipedia.org in cui le pagine sono scritte in italiano. wikipedia.it sarebbe un sito web completamente diverso. Quest’ultimo dovrebbe essere ospitato e gestito altrove e i motori di ricerca lo tratterebbero in modo diverso.
Come scegliere un nome di dominio?
Abbiamo già parlato del motivo principale per cui i domini sono importanti: ci danno un modo semplificato per accedere ai siti web.
Quando rappresentano un nome di marchio, possono persino diventare nomi familiari.
Digitare “google.com” o “amazon.it” nel browser è probabilmente un’abitudine comune per la parte del cervello che gestisce la memoria muscolare.
Il fattore più importante da considerare quando si sceglie un nome di dominio, è quindi che sia
- Facile da ricordare
- Semplice da scrivere.
I lettori e i potenziali clienti che non hanno familiarità con voi sentiranno parlare del vostro marchio da fonti esterne, tra cui altri blog, podcast e social media.
Se il vostro nome di dominio è facile da ricordare, sarà molto più facile per loro raggiungere il vostro sito web senza un link.
Consigli per la scelta dei nomi di dominio
- Nomi brevi – I domini di una sola parola funzionano benissimo, come dimostrano esempi come “google.com”, “amazon.com” e “youtube.com”. Usate un numero ridotto di parole o un numero ridotto di sillabe se dovete usare più di una parola.
- Nomi descrittivi – Questo è un suggerimento nel caso in cui abbiate difficoltà a trovare un nome.
- Non date priorità alle parole chiave – Le parole chiave nei nomi di dominio non aumentano la probabilità di posizionarsi per quelle parole chiave, quindi non sentite il bisogno di dar loro la priorità.
- Non usate trattini – I trattini sono incoraggiati per i permalink. Tuttavia, non dovreste mai usarli all’interno del vostro nome di dominio.
- Non registrate una variante di un dominio non vostro – Se il dominio che desiderate è già occupato, non registrate lo stesso dominio con una variante diversa. Un altro marchio ha già rivendicato quel nome, quindi è meglio trovare qualcosa di unico.
- Considerate i domini ccTLD – In genere è meglio utilizzare un dominio .com. È il TLD scelto dal web. Tuttavia, se vi rivolgete a clienti di un Paese specifico, prendete in considerazione l’utilizzo di un ccTLD che si rivolga a quel Paese.
Come ultimo suggerimento, prendete in considerazione la possibilità di registrare delle varianti per il vostro nome di dominio se pensate che le persone possano accidentalmente sbagliare a scrivere il vostro dominio originale o trasformare un sostantivo singolare in plurale e viceversa. Dovreste poi impostare la variante in modo che reindirizzi al vostro dominio effettivo.
Ad esempio, se si digita “googl.com” nel browser, si viene reindirizzati al dominio corretto “google.com”.
È inoltre possibile registrare varianti che utilizzano TLD diversi. Se utilizzate .com, registrate varianti del vostro dominio che utilizzano .it, .org, .net, .biz e qualsiasi altro TLD che ritenete popolare nel vostro settore. In questo modo si impedisce ai concorrenti di registrarli in futuro.
Hai bisogno di aiuto per scegliere un nome di dominio o per acquistarlo? Ti assistiamo noi!
Registrare un nome di dominio
Una volta trovato un nome di dominio disponibile, dovrete registrarlo presso una società di registrazione.
Personalmente, utilizzo Register.it: La registrazione del dominio richiede solo un paio di minuti, il pannello di controllo è estremamente user-friendly e l’assistenza è in italiano e molto veloce.
Ti consiglio vivamente di registrare il dominio con un registrar di nomi di dominio di terze parti come Register.it, invece di registrarlo con il tuo host. È più sicuro e renderà molto più veloce il trasferimento del vostro sito web se doveste cambiare host.
Quando registrate un dominio, vedrete alcuni nuovi termini, tra cui “WHOIS lookup” ,”domain privacy“, “Auth Code“.
L’ICANN, l’organizzazione che controlla le regole, le leggi e i regolamenti relativi ai domini, richiede (come regola) di collegare il proprio nome e indirizzo al dominio per evitare che gli spammer acquisiscano domini.
Il database dei proprietari dei domini e delle loro informazioni di contatto si chiama “WHOIS lookup“. Quando si registra un dominio, è possibile optare per un servizio aggiuntivo chiamato “privacy del dominio” che nasconde le informazioni personali e mostra invece le informazioni del servizio.
Questo non viola la legge dell’ICANN, e su Register.it è gratuito.
L’Auth Code è invece un codice unico associato al vostro dominio, e serve per cedere il dominio ad un altro proprietario (nel caso di compravendita di dominio) oppure per trasferire il dominio da un registrar all’altro.
Mi raccomando, non perdete il codice Auth dei vostri domini!
Cosa succede se non rinnovo un nome di dominio?
Ci sono ancora un paio di cose da sapere sui domini. Non sono mai veramente di vostra proprietà.
Li registrate e le registrazioni purtroppo scadono: Tutto dipende dalla durata della registrazione. Se non rinnovate la registrazione, perderete l’accesso ai suoi nameserver, il che significa che non punterà più al vostro sito web.
In quel caso, oltre che perdere completamente l’accesso al sito, il nome di dominio sarà disponibile per l’acquisto da parte di terzi.
Riflessioni finali
Sappiamo già che gli URL portino a percorsi o posizioni specifiche sul web. Quando una qualsiasi parte dell’URL cambia, si creano collegamenti interrotti, che sono terribili per la SEO.
Per questo motivo, è fondamentale scegliere un nome di dominio e mantenerlo una volta che i contenuti raggiungono Google, anche se si tratta di una posizione nella miserissima pagina 53.
Se siete decisi a scegliere un nome di dominio già registrato, potreste essere in grado di acquistarlo dall’attuale proprietario.